Delfino “Gastone” Pedrali è andato avanti

14725701_1303015566409820_6992589529431437625_nGiovanissimo, appena sedicenne, partecipò alla lotta partigiana a Venezia. Con altri coetanei e sotto la guida del commissario politico Giuseppe Turcato “Marco”, Pedrali  combatté all’interno della Brigata Garibaldi “F. Biancotto” del Corpo Volontari della Libertà,  contribuendo con coraggio e determinazione alla lotta contro il nazifascismo e alla liberazione della città di Venezia.

Tra le iniziative della “Biancotto”, oltre a sabotaggi, resta famosa per il suo ardire e per il clamore destato nella città lagunare la “beffa del Teatro Goldoni”, quando il gruppo penetrò all’interno del Teatro durante la rappresentazione pedrali-delfino-universita“Vestire gli ignudi” di Pirandello e, armi alla mano, di fronte alle autorità pronunciò prima un discorso antifascista e poi lanciò un pacco di volantini inneggianti alla lotta del Comitato di Liberazione Nazionale.

Dopo la guerra “Gastone” ha continuato a lottare, da militante del PCI e del sindacato, per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle classi lavoratrici, mantenendosi sempre fedele alla scelta politica fatta sin da giovane.

Ci lascia in questo mese di ottobre, accompagnando

Cesco Chinello, Tenderini, Machi, Padovan Ottone, Arcalli (Kim), Giovanni Cittoni (Moro), Guadagnin Giovanni, Pedrali Delfino (Gastone), De Faveri Renato(Oc), Morosini Otello (Totò)

così un suo carissimo amico e compagno di lotta, Mario Osetta “Leo”, morto soltanto due mesi fa.

Noi pensiamo che “Gastone” insieme a “Leo”, a “Marco”, a “Cesco”, a “Kim” e agli altri giovani partigiani della “Biancotto”, ora tutti di nuovo riuniti, stiano cantando gli inni della Resistenza, così come facevano dopo ogni loro azione.

E lo ringraziamo, per averci restituito insieme a tanti altri italiani la libertà e insegnato la via della giustizia sociale.

La Sezione ANPI 7 Martiri


I funerali di Delfino “Gastone” Pedrali si terranno giovedì 20 alle 11,00 nel chiostro san Michele.


Lo vogliamo qui ricordare anche con la bella intervista, l’ultima, che Antonio Beninati gli aveva fatto i primi di giugno e che ha pubblicato proprio questa mattina, prima ancora che sapessimo della sua scomparsa.


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