Assemblea annuale della Sezione “Sette Martiri”

Relazione del Presidente

Buongiorno e benvenuti.

Saluto i nostri partigiani  Falce, Gamacchio, Poci e Stocchetto che ringrazio di essere qui: sono presenze che significano un apprezzamento del nostro impegno. Grazie anche ad Andrea Martini Presidente della Municipalità per l’ospitalità e l’attenzione che ha verso l’ANPI; con lui siamo in piena sintonia e in collaborazione sempre più stretta. Anche quest’anno parteciperemo al progetto “Tutta mia la città”, a Castello sabato 15 giugno. Ringrazio Diego Collovini della sua presenza e del suo sostegno e Maria Cristina Paoletti che da esperta di diritto abbiamo invitato a parlarci delle problematiche dell’Europa, grande incompiuta, come richiesto dalla Direzione nazionale.

A Lia Finzi il mio ringraziamento speciale per il supporto, i pareri, le segnalazioni e il suo lavoro continuo nelle scuole, un bentornato a Serena Ragno che si è subito accollata un carico non indifferente come quello legato al ruolo di amministratore dando il cambio ad Aurora Franzone   che per due anni lo ha svolto con dedizione continua; ringrazio tutto il direttivo a partire dal nostro vice presidente Giulio Bobbo. Personalmente mi sento particolarmente grato ad Antonio Beninati che sta dedicando tanto del suo tempo alla raccolta di testimonianze sia attraverso le riprese video che con la trascrizione di memorie; grazie ad Elsa Della Janna per l’affidabilità, a Marina Scalori  per i suoi interventi sempre ordinati e obiettivi, a Dino Kerstich sempre presente e a Isabella Albano che assomma impegni e riconoscimenti in tanti campi e ad Antonio Infante per la sua adattabilità alle nostre esigenze e a Michele De Col che ci supporta nel territorio. Continuo ringraziando Salvatore Marchese che, dall’estero, segue quotidianamente la nostra pagina facebook e aggiorna il nostro sito ufficiale; a lui associo Lorenzo Buiatti, nostro prezioso sostenitore esterno, che ha realizzato, oltre al nostro sito, lo strumento della newsletter col quale inviamo agli iscritti le comunicazioni; per lui proporrei la tessera amici dell’Anpi; ringrazio il redattore capo del nostro semestrale Resistenza e Futuro, sempre più apprezzato, Davide Federici col quale domani manderemo in stampa il numero del ventennale veramente speciale. Un grazie a Maria Teresa Sega, anche per i sui lavori che quest’anno abbiamo inserito nel percorso mensile de La Memoria continua; grazie a Marco Borghi che rappresenta anche l’Iveser e col quale siamo sempre in sintonia. Infine un grazie diverso ad Enrica alla quale va tutto l’affetto e la vicinanza mia e di tutti noi per le difficoltà che deve fronteggiare. Un ultimo ringraziamento voglio farlo a Daniela Alzetta Boschian che ha provveduto alla catalogazione, di tutte le pubblicazione raccolte in Sezione, cosicché ora abbiamo la nostra biblioteca, riordinata e inseribile nel SBN. Di questo lavoro e dei criteri che lo hanno guidato l’ho invitata a preparare una relazione che sarà interessante ascoltare in un incontro dedicato.

Entro ora nel merito dell’attività dell’associazione nel 2018 e delle linee programmatiche per il 2019, poi farò alcuni cenni alla relazione economico-finanziaria. Eventuali integrazioni saranno fatte da Aurora Franzone, la nostra amministratrice uscente.

Subito dopo, in assenza per motivi personali del Presidente del Collegio dei Revisori dei conti e di uno dei membri, vi leggerò la loro relazione redatta dopo il controllo delle carte contabili. A proposito della composizione del collegio, vi riferisco delle difficoltà di Raffaele De Falco che non gli consentono di assicurarci assiduità, ma che forse potremmo recuperare come membro supplente. In compenso abbiamo la disponibilità di Giordano Gamacchio e Antonio Infante a rinunciare alla carica di componente del Comitato di Sezione per entrare come revisori nel Collegio, in sostituzione appunto di Raffaele De Falco e di Bruno Stocchetto ed in aggiunta a Nicola De Lorenzo Poz. Vi chiedo pertanto di votare i nuovi componenti e di confermare l’attuale.

La cronaca di tutte le nostre iniziative attuate  e dei prossimi impegni la trovate riassunta negli allegati.

Non ho inserito l’evento-concerto immaginato per il 1° Maggio perché stiamo completando la presentazione di documenti e, ad oggi, non siamo certi che tutto vada a buon fine.

In particolare, però vi segnalo:

  • la presentazione del Libro di Lia Finzi ”Dal Buio alla luce” esaurito in prima e seconda ristampa
  • la pubblicazione di “Vita partigiana” memorie di Bruno Stocchetto, il primo numero della collana “Testimonianze” che vedrà tra un mese il secondo numero dedicato a Gabriele Poci “Bocia” che sono state raccolte da Antonio Beninati e messi in stampa da Salvatore Marchese con la consulenza grafica di Stefano Ghesini che ringrazio per l’amicizia
  • la realizzazione del progetto “La memoria continua” che ha riscosso adesioni e apprezzamento e l’avvio in ottobre, in collaborazione con la Sezione Erminio Ferretto di Mestre, dell’edizione 2019 del progetto “Per una cittadinanza consapevole. La Costituzione fa scuola”  che sta procedendo con buona partecipazione di istituti comprensivi e superiori di Venezia e Mestre. Molti incontri nelle scuole, anche al di fuori di questo progetto sono stati tenuti in gran parte dalla nostra Lia che non si nega mai. I lavori delle classi saranno presentati nella festa finale, il 20 maggio presso l’Aula magna del LAS Guggenheim. Nella stessa occasione premieremo le classi vincitrici del concorso indetto in memoria di Giancarlo Bullado e consegneremo al Partigiano Gabriele Poci la prima copia delle sue memorie raccolte da Antonio Beninati.
  • La buona riuscita del corteo del 3 agosto ci impegna a riproporlo anche se con qualche perfezionamento organizzativo.
  • Abbiamo anche collaborato con il Movimento delle Agende Rosse che tratta temi come quelli dei depistaggi nella storia repubblicana che sempre più offrono chiavi di lettura di inefficienze ed errori della politica e delle collusioni con la destra eversiva.
  • Mi piace sottolineare infine che un riconoscimento alla valenza della nostra attività ci arriva il prossimo 25 aprile, dalla venuta a Venezia del Presidente Emerito Carlo Smuraglia per l’orazione ufficiale in Campo del Ghetto. Un’idea partita dal nostro Presidente provinciale Diego Collovini che ha speso tutti i suoi argomenti a favore di questa prestigiosa presenza. Al riguardo chiedo perciò di garantire e favorire la massima partecipazione.
L’intervento di Maria Cristina Paoletti, Presidente della sezione ANPI “Erminio Ferretto” di Mestre

Vengo ora ad alcune considerazioni sulla situazione attuale e sulle possibilità che abbiamo di dare risposte, come Sezione periferica, soprattutto in rapporto all’incalzare della  progressiva auto-legittimazione delle formazioni dichiaratamente fasciste.

Riferendoci alla prescrizione della XII disposizione finale transitoria della Costituzione: ”È vietata la riorganizzazione sotto qualsiasi forma del disciolto partito fascista”, riteniamo utile proporre una discussione che approfondisca l’ipotesi di incostituzionalità, prima ancora che di illegalità ai sensi delle leggi Scelba e Mancino, di movimenti e partiti che si richiamano al fascismo e ne riprendono le caratteristiche. Se, infatti riteniamo fondate le obiezioni di  costituzionalità verso flat tax e certe pretese di autonomie regionali, a maggior ragione dovremmo ritenerle sostenibili riguardo alla esistenza di formazioni apertamente e prepotentemente ispirate al fascismo che altro non è se non eversione dalle fondamenta, della Repubblica nata dalla Resistenza. Anche sulle caratteristiche che definiscono le formazioni fasciste sarà utile e propedeutico fare un approfondimento. Per queste e per tematiche collegate, stiamo avviando contatti con le università veneziane di cui attendiamo fiduciosi gli sviluppi. Segnalo che dovremo accelerare per la costituzione di un tavolo antifascista con gli altri raggruppamenti e comitati democratici della città.

Anche perché l’attacco all’Anpi e all’antifascismo in quest’anno si facendo sempre più pesante:  avviato già durante la campagna referendaria con la distinzione fra partigiani veri e non, è riesploso durante le celebrazioni del Giorno del Ricordo e trova una recrudescenza nella mozione del CR del FVG per lo scioglimento dell’Anpi e per la soppressione dei fondi agli istituti storici della Resistenza che si ostinano a voler studiare le foibe e perciò vengono tacciati di negazionismo. Ma ricordiamo anche che i nostri compagni di Pavia sono sotto processo per aver organizzato un presidio antifascista contro una sfilata di estrema destra. A questo riguardo, una nota di cronaca significativa spinge ad alcune preoccupate considerazioni.  Fuori da quel tribunale un’anziana signora protestava con un cartello con la scritta: “A processo dovrebbe andare chi ha autorizzato la manifestazione in spregio alla Costituzione”.  Una provocazione che genera però una domanda: è credibile che siano solo anziane signore a notare un tale sovvertimento delle basi della nostra Repubblica antifascista? Oltre all’Anpi che rappresenta 120.000 iscritti, altri soggetti ancor più rappresentativi non vedono che l’autolegittimazione dei fascisti è già eversione? Pertanto non dobbiamo stancarci di fare appello alle più alte istituzioni perché venga amplificato il nostro allarme.

La relazione economica di Aurora Franzoni

Quello che è alla nostra portata lo facciamo ricordando in ogni contesto il significato identitario del termine antifascismo che da tante, troppe parte si vuole rendere desueto e retorico; lo facciamo  richiamando i rappresentanti delle istituzioni in ogni occasione alla fedeltà alla Costituzione antifascista su cui hanno giurato; ultima occasione l’inaugurazione del riordino del verde e dei marmi della Partigiana di Murer.

Sulla scuola dobbiamo continuare ad investire considerato che se ne vuole cambiare la funzione  per farne sempre più un luogo di professionalità e non di formazione civica, come dimostra, anche a livello ministeriale, l’abolizione della storia come materia a sé proponibile nell’esame di maturità; a questo obiettivo corre parallelo quello di rendere sempre più caotica e quindi inaffidabile la scuola pubblica così da rendere incontestabile la maggiore efficienza del privato; come in modo ancora più evidente e reso clamoroso da scandali corruttivi quasi quotidiani, avviene nel settore della sanità pubblica. Sulle politiche di declassamento della sanità locale abbiamo protestato insieme ai promotori di una efficientissima e produttiva campagna di mobilitazione che voglio ringraziare pubblicamente. Peraltro, sulla attinenza alle finalità statutarie dell’Anpi delle tematiche riguardanti il territorio abitato dalla comunità locale, dovremo confrontarci in dibattito quanto più aperto possibile.

In quella stessa direzione di sottrazione di risorse pubbliche vanno le proposte di regionalismo differenziato che è, al contempo e preliminarmente, un vero e proprio programma di dissoluzione dello Stato repubblicano. Un progetto incuneatosi nelle crepe della sempre più discutibile riforma del Titolo V della Costituzione. Errori o progetti a lunga scadenza di cui oggi si evidenziano le conseguenze? Purtroppo i tanti interessi convergenti che si palesano devono suggerire questi scomodi interrogativi. Come la questione dell’assenza di gestione ordinata dei flussi migratori; un disordine utile ad alimentare paura, interessi opachi e consenso.

Vari settori, quindi, ma una cornice unica di saldature fra poteri che trovano nelle tematiche restauratrici del congresso mondiale sulla famiglia a Verona del 30 marzo, una plastica rappresentazione di convergenza di poteri reazionari. In tanti iscritti all’Anpi abbiamo partecipato alla manifestazione di protesta in cui, peraltro, avremmo dato un’immagine di maggiore compattezza se avessimo potuto coordinarci per marciare insieme.

Una delle scadenze cruciali è l’appuntamento prossimo delle elezioni europee in un’Unione Europea che non è diventata quell’Europa solidale del manifesto di Ventotene, ma sempre più consorzio economica di stampo iperliberista; in queste elezioni infatti è difficile individuare i portatori delle istanze di una Europa più attenta agli ultimi e impegnata a ridurre le disparità; elementi messi ancora una volta in secondo piano dalle preoccupazioni verso l’allargarsi del cartello di governi xenofobi e nazionalisti e contro i quali anche un unico fronte centrista-conservatore sembra poetr giocare favorevolmente il ruolo di antagonista.

Quanto alla vita associativa nella nostra sezione, molto c’è ancora da fare per favorire la partecipazione Al riguardo, segnalo come all’appello a proporre la propria candidatura come componente attivo del direttivo e come revisore dei conti, non sia seguita nessuna risposta.

Resta poi insufficiente il coinvolgimento dei più giovani nelle nostre attività anche per la difficoltà a tradurre i nostri occasionali incontri in cooperazione continuata; a questo fine, suggerisco una riflessione sull’utilità di proporre a rappresentanti del mondo studentesco la partecipazione al nostro direttivo.

Per quanto riguarda il tesseramento, siamo, ad oggi, a 290 iscritti e registriamo un incremento costante.

Riguardo all’uso delle nostre risorse e soprattutto quelle derivanti dal lascito di Carlo Bullado che sono state interamente acquisite, debbo comunicare che l’acquisto di uno spazio da mettere a disposizione a condizioni agevolate di tutte le associazioni che avevamo ipotizzato l’anno scorso, non è una strada praticabile una volta assodato che, secondo statuto, le sezioni periferiche non possono essere titolari di beni immobili. Aspettiamo suggerimenti.

In conclusione rinnovo l’invito a contribuire durante l’anno con proposte e disponibilità per dare il massimo di collegialità e condivisione alla nostra azione.

Per parte mia, riconfermo l’impegno a farmi portavoce delle aspettative di tutti i combattenti della libertà e dell’antifascismo che in questa Associazione rappresento.

Grazie a tutti per l’attenzione.

Un saluto resistente.Gianluigi Placella

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