L’intervento della Presidente ANPI “Sette Martiri”, Enrica Berti alla Commemorazione dell’81.mo della fucilazione dei Sette Martiri a Castello.
Buonasera a tutte e tutti,
buonasera all’assessore De Martin, che ringrazio per la sua partecipazione a questo importante momento per la città di Venezia
e benvenuti all’81mo anniversario della fucilazione dei Sette Martiri cui abbiamo appena reso onore con il suono struggente ma fermo della tromba di Ilic Fenzi, che ringrazio.
Anche quest’anno abbiamo riproposto sulla locandina il bellissimo disegno di Matteo Alemanno: quei bambini davanti al sangue sono, in fondo, davanti al testimone che ci hanno lasciato i padri della nostra Repubblica. Ci hanno lasciato certo il dolore, l’angoscia, la paura, ma anche e soprattutto la speranza di un Paese Libero e democratico. Lottarono per la libertà e la dignità. Ci hanno lasciato la Costituzione più bella del mondo, scritta “nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati…” come ribadì Piero Calamandrei nel lontano 1955. Ma scritta appunto anche laggiù, dove siamo appena stati. Sulla Fondamenta che non a caso si chiama RIVA DEI SETTE MARTIRI, perché anche lì c’è un pezzo della nostra Costituzione. Alle 6:00 del mattino, dopo aver radunato gli abitanti di questa via, i nazisti hanno mitragliato senza pietà quei sette antifascisti e nella mente dei presenti è rimasto quel VIVA L’ITALIA LIBERA! di Alfredo Vivian. Grido rimasto nella mente dei bambini presenti. Rimasto nella mente del ragazzino più grande che stringe forte quel pugno della mano destra, quella sua smorfia in cui trattiene l’indignazione che vuole divenire ribellione e azione concreta … ne è la chiara affermazione. Quante volte l’ANPI si sente dire che oramai non ci sono più partigiani e noi non possiamo pretendere di sentirci loro successori. Ma Maria Cervi, orfana coetanea del ragazzo della nostra locandina, nel 2005 ebbe la lucida idea di aprire l’associazione (cui potevano iscriversi solo partigiane e partigiani e loro parenti) e tutte e tutti i cittadini che volessero tutelare la Costituzione, pretenderne l’applicazione con spirito antifascista. Insomma aprirla a tutte e tutti gli antifascisti d’Italia che desiderassero attivamente fare ciò che sempre Piero Calamandrei raccomandò in quella famosa lezione del 1955 agli studenti, cito: “la Costituzione è un pezzo di carta. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile, bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità. Per questo una delle offese che si fanno alla Costituzione è l’indifferenza alla politica, l’indifferentismo politico che è (…) una malattia dei giovani”. E oggi, purtroppo non ha età, me ne sono resa conto facendo la segretaria in seggio elettorale, anzi, direi che oggi è più una malattia della generazione mia e di quelle vicine. generazioni che voltano lo sguardo dall’altra parte, anche su temi così importanti come la tutela del lavoro e il rispetto di chi lavora e vive nel nostro Paese e dovrebbe avere gli stessi diritti (come gli stessi doveri) di chi in Italia ci è nato.
Ecco perché quest’anno abbiamo pensato di dare voce a chi dimostra di vivere quotidianamente il bello slogan forgiato per l’occasione dal nostro Stefano Ghesini
RESISTERE FA LA DIFFERENZA
PER NON ESISTERE NELL’INDIFFERENZA
E infatti non sono stati indifferenti tutti e tutte coloro che saliranno qui sul palco e che rappresentano una realtà civile che dopo l’indignazione (cui ci incitò il partigiano francese Stéphane Hassel con le sue 47 pagine del libro scritto nel 2010 a 93 anni INDIGNATEVI!) ha attuato l’azione della ribellione pacifica. Quella ribellione civile imposta dai nostri partigiani che, lo ricordai proprio giovedì scorso alla PASTASCIUTTA ANTIFASCISTA alla Giudecca, all’annuncio della caduta di Mussolini, non si accanirono contro i fascisti ma contro i simboli del fascismo.
Aldo Cervi, durante la festa in piazza a Campegine, a chi voleva dare una “lezione ai fascisti” ribadì “perché volete infierire? Dobbiamo convincerli dell’idea sbagliata, e domani saranno tutti con noi.”
Aldo aveva ragione. Solo con la consapevolezza che porta al convincimento si costruisce un mondo migliore.
Aldo aveva, in fondo, ragione, ma non lo seppe mai.
Ma lo sappiamo noi, oggi, qui.
Nessuna dei presenti vuole infierire.
Dal pugno chiuso del ragazzino coetaneo di Maria Cervi, che vorrei chiamare Olmo, scaturisce la forza e l’umanità di tutti coloro che verranno al microfono, da quel pugno la convinzione che nella vita voltarsi dall’altra parte non solo è sbagliato ma nocivo per se stessi e per la società.
Sentiremo quindi poesie, racconti, brani, significativi che identifichino l’attività di ogni realtà associativa e che ci emozionino. Per portarci a casa, quando ci saluteremo con il canto che tutte e tutti conosciamo, un pezzettino di forza, di umanità, di dignità, di bellezza di ogni associazione.

Ottavia Piccolo per Articolo 21
E così la necessità di uno spazio aperto a tutti coloro (associazioni, comitati, gruppi di lavoro, abitanti) che si possono confrontare con-dividendo dal mondo le culture, le lingue, le gastronomie, le musiche nasce, nel lontano 1990 il LABORATORIO OCCUPATO MORION, che negli anni è divenuto anche un riferimento per tante battaglie civili quali – cito la più nota – quella contro il passaggio delle grandi navi da crociera nella laguna di Venezia. (Martina Vergnano)
E poiché Venezia è una città di viaggiatori, ricca di ogni testimonianza sentiremo la voce di REZA RASHIDY, nato in Iran nel 1950, scrittore ed attivista di diritti umani, che lascia Teheran a 18 anni e si laurea in architettura allo IUAV. Vive qui a Venezia e da cinquant’anni si batte per la libertà del suo popolo che, ricordiamo, ha avuto una storia tanto tormentata e ancor due mesi fa ha subito bombe e morte nella sua piazza principale.
E laddove le popolazioni subiscono aggressioni e abbisognano di cure mediche ecco la presenza in tutto il mondo di EMERGENCY, nata nel 1994, che è un’associazione italiana indipendente e neutrale. Emergency offre cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà. Promuove la cultura della Pace, della solidarietà e del rispetto dei diritti umani. In questo momento ci sono sanitari che stanno salvando vite umane, anche a Gaza, laddove la follia disumana continua, purtroppo con la nostra complicità, a perpetrare il genocidio del popolo palestinese. (Mara Rumiz)

Barbara Del Mercato di Mediterranea Saving Humans
E nell’estate del 2018 nasce, dall’indignazione dinanzi alle migliaia di morti nel Mediterraneo e alla politica dei porti chiusi, MEDITERRANEA SAVING HUMANS. Nasce così una piattaforma di società civile che in breve è riuscita a trasformare l’indignazione in ribellione e quindi concreta azione: mettendo in mare la Mare Jonio, prima e tuttora unica nave di soccorso civile battente bandiera italiana. Nonostante le persecuzioni e gli ostacoli, le intercettazioni e i processi, Mediterranea è cresciuta sempre più ed oggi ha migliaia di soci ed è costituita da Equipaggi di Mare e di Terra, operando anche in Europa e Stati Uniti. Oggi Mediterranea raddoppia con una nave più grande ed attrezzata che si chiamerà proprio come l’associazione e salperà al più presto! Un altro Mediterraneo è possibile. (Barbara Del Mercato)
Anche un’altra Palestina è possibile! Ne è convinta ASSOPACE PALESTINA che nasce nel 2010 ed opera da molti anni a fianco della popolazione palestinese oppressa e riunisce tutte le persone che sentono il bisogno di umanità, giustizia sociale da raggiungere con forme di lotta non violenta, incluse la non collaborazione e la disobbedienza civile. Assopace chiede continuamente il rispetto del diritto internazionale. Oggi, inutile sottolinearlo, è in prima linea nel richiamare continuamente l’attenzione all’EMERGENZA GAZA e nei territori occupati della Cisgiordania che sono altrettanto travolti da questa follia disumana. (Patrizia Zanelli)

Giulia Cacopardo di Zenobia Palestra Popolare
Follia che non ha lasciato indifferenti tutti e tutte coloro che hanno partecipato e partecipano alla staffetta proposta dal DIGIUNO PER LA PACE. Provare, seppur con la consapevolezza che si tratta di un giorno o un mese, sulla propria pelle cosa significa essere privati del cibo, è una forma di lotta pacifica ma forse più consapevole per chi, come noi, la fame non fa parte del nostro vivere.
E’ nato quindi il coordinamento metropolitano informale e non strutturato che dal 2017 realizza iniziative per la pace nella provincia di Venezia. Pace e Disarmo sono le parole chiave. STOP A TUTTE LE GUERRE. CESSATE IL FUOCO.
A maggio tra Mirano e Spinea la Marcia per la Pace 2025 con il tema del Disarmo Nucleare è stata partecipata e vissuta con grande energia civile. (Carlo Giacomini)
Come diceva Piero Calamandrei è necessario che i cittadini attuino e pretendano che venga attuata la Costituzione. Così l’associazione GIURISTI DEMOCRATICI di Venezia, nominata ad una figura storica molto amata in città, Emanuele Battain, è nata il 21 aprile 2018 presso la sede ANPI “Erminio Ferretto” di Mestre, per promuovere un concreto impegno di giuristi e cittadini per la diffusione e l’attuazione dei principi democratici e antifascisti di uguaglianza della Costituzione e per l’applicazione della Convenzione dei Diritti dell’ Uomo e la realizzazione di una Costituzione Europea autenticamente democratica, con particolare attenzione ai diritti dei lavoratori, dei meno abbienti e degli emarginati e ai diritti di associazione, libertà di circolazione, riunione e manifestazione del pensiero. (Chiara Santi)

Adriano Iurissevich di Poveglia Per Tutti
Libertà di manifestazione del pensiero. Così è nata il 27 febbraio del 2022 l’associazione ARTICOLO 21 che riunisce esponenti del mondo della comunicazione, della cultura e dello spettacolo: giornalisti, giuristi, economisti che si propongono di promuovere proprio quel principio di Libertà di manifestazione del pensiero (che è l’oggetto dell’Art. 21 della Costituzione italiana antifascista)! e che oggi non solo in medio oriente e a Gaza in particolare non è rispettato (ricordo che più di 214 sono i giornalisti uccisi, 90 feriti e 49 imprigionati, mentre nei territori occupati 19 uccisi, 24 feriti e 140 arrestati). (Ottavia Piccolo)
Spostiamoci alla Giudecca … piccola isola ma dal grande cuore e dalla grande energia civile. In campo Junghans nasce il 22 marzo 2024, ZENOBIA con lo scopo di mettere a disposizione uno spazio sociale di sport e cultura con una palestra popolare che vuole offrire, anche a chi non ha grande disponibilità economica, la possibilità di praticare sport al coperto. Oltre alla palestra, c’è il salone per la vita associativa ed eventi culturali ed incontri, per donare alla città qualcosa che manca: spazi di ritrovo e confronto sociale per chiunque ne senta la necessità. (Giulia Cacopardo)
Giudecca … e da un bar alla Giudecca, davanti ad un’ombra de vin, ha preso corpo ed anima il progetto di POVEGLIAXTUTTI. la storia la conosciamo tutti,
Nell’aprile del 2014 venne messa all’asta l’isola da parte del Demanio. La base d’asta era zero e questo indignò ancor di più i veneziani poiché era un bene dello Stato, cioè di tutti i cittadini, e con un grande valore, soprattutto sociale, di vita e di divertimento, di storia e di ricordi. L’isola doveva rimanere pubblica e fruibile da tutti! Così un gruppo di giudecchini, ciacolando al bar, pensarono di partecipare all’asta lanciando una raccolta fondi 99×99 … ovvero 99euro x 99 anni! Tutto il mondo contribuì e iniziò l’avventura … sorretta dall’art. 118 della Costituzione che ribadisce che lo Stato “favorisce l’autonomia e l’iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. E ciò che poteva sembrare impossibile è successo!: STOP alla vendita e 3,5 ettari di isola restituirti dal 1 agosto scorso alla gente fino al 2031, con una concessione di 6 anni! Buon lavoro poveglianti! (Adriano Iurissevich)