Ancora una volta non si tratta di “goliardate”

Ancora una volta non si tratta di “goliardate” ma di passi meditati per spacciare come cosa ordinaria e lecita la rievocazione di simboli e figure di un regime criminale. Queste esibizioni in Italia sono reato e certamente la magistratura farà la sua parte.

Ma nello stesso momento in cui, come cittadini e come rappresentanti dell’Anpi, segnaliamo la gravità della vera portata di tali azioni, richiamiamo le istituzioni dello Stato a dire che il fascismo è non solo illegale, ma anche un attentato, una minaccia alla Repubblica italiana basata sulla Costituzione antifascista.

Nella nostra città, al nostro fianco, anche quest’anno, le istituzioni dello Stato rappresentate dal Sindaco hanno preso la parola il 25 aprile, giorno che ricorda la liberazione dal fascismo e l’inizio della stagione di democrazia in Italia. Educativo e pieno di significato, sarebbe il ritiro della licenza al gondoliere amante del fascio. Ci aspettiamo, comunque che, di fronte a questi episodi, chi ha voce più alta di noi se ne dissoci e li condanni, dichiarando inammissibile, in Italia e a Venezia, la riproposizione di una mentalità intollerante, basata sulla sopraffazione e la violenza, incompatibile con i nostri fondamenti democratici. Non dirlo in queste occasioni è sconfessare la Costituzione Italiana.

ANPI “Sette Martiri”, Venezia


Il Corriere del Veneto

La Nuova Venezia

La Repubblica

Il Messaggero


 

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