ROTTA SOLIDARIETÀ 2022, ANPI “Sette Martiri” salpa anche quest’anno

2021 NASCE ROTTA SOLIDARIETÀ

Il tema dei migranti e il rapporto con Mediterranea

Dopo la straordinaria esperienza con Mediterranea Saving Humans , che come accadrà per quest’anno – con la differenza che nel 2021 tutto avvenne sul web – ha coinvolto una grande comunità di artisti, personalità del mondo dello spettacolo, dell’informazione, della grafica e dell’illustrazione, dell’artigianato, Associazioni, intellettuali, docenti, studenti, chef e semplici cittadini “con il cuore che batte dalla parte giusta”, con il duplice obbiettivo di smuovere le coscienze sul tema dei migranti e di partecipare “in solido” ai lavori di riparazione dell’imbarcazione Mare Jonio affinché potesse riprendere le sue attività, per il secondo anno consecutive ANPI Venezia 7 Martiri, in stretta collaborazione con importanti realtà che operano a livello locale, nazionale e internazionale, ha deciso di intraprendere un Progetto che ha come base di riferimento la solidarietà.

Solidarietà come antidoto al disegno che spegne il sentire altruistico che è a fondamento della società immaginata dai Padri costituenti e che è manifesto in tanti passaggi della nostra Costituzione antifascista a partire dall’articolo 3 che ci vuole tutti uguali e con egual diritti “senza distinzione di sesso, di razza, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

È questa solidarietà che intendiamo riprendere a praticare e a sostenere soprattutto in un momento come questo in cui è decisivo e necessario fare rete fra tutte le realtà che sentono giusto accostarsi per realizzare l’umanità nella democrazia.

ROTTA SOLIDARIETÀ 2022

Bambini e orfani vittime di violenza e la solidarietà verso i più indifesi

Il disegno eseguito e donato da Altan anche quest’anno per sostenere la campagna “Rotta Solidarietà”

La nostra solidarietà, la solidarietà militante e tangibile a cui invitiamo tutte le Associazioni democratiche e la cittadinanza attiva e antifascista, quest’anno andrà a sostenere un progetto dedicato ai bambini che subiscono violenza. La Cooperativa Iside, Partner e beneficiaria dell’iniziativa, ha avviato KIKI un Progetto innovativo per affrontare il a Cooperativa Iside, Partner e beneficiaria dell’iniziativa, ha avviato KIKI un Progetto innovativo per affrontare il problema problema dei bambini che assistono alla violenza e degli orfani da femminicidio a fronte di un incredibile assenza su questo tema da parte della “narrazione ufficiale” e soprattutto nella ricerca di soluzioni più giuste ed efficaci, nell’ambito della già complessa emergenza della violenza sulle donne. Un importantissimo contributo professionale e politico che vogliamo sostenere con tutta la nostra forza, impegno e creatività. La violenza subita e a cui assistono i bambini è un tema terribile che, soprattutto in questa fase, non può non farci pensare allargando la nostra reazione e la consapevolezza della necessità di attivarci contro tutti i soprusi e le ingiustizie che subiscono le persone più deboli ed indifese.

LA RACCONTA FONDI

Per la Cooperativa Iside

I fondi che riusciremo a raccogliere destinati alla Cooperativa Iside, impegnata nel progetto KIKI per i bambini e gli orfani da femminicidio e nella difesa delle donne che subiscono violenza, hanno anche un valore fortemente simbolico: la società civile si impegna ad accendere un riflettore su queste realtà come problema di tutti e ponendole al centro del dibattito politico.

La violenza fisica è l’espressione concreta e sempre più violenta e continua della violenza patriarcale sulle donne, scegliere un centro antiviolenza come obbiettivo recipiente della raccolta fondi, significa agire anche a livello simbolico sull’ultimo anello della catena, sull’ultima espressione del Sistema. La violenza fisica quindi come periferia conflittuale e colonizzata che alimenta e al tempo stesso consolida il Sistema e su questo ci sentiamo di intervenire.

KIKI” è uno spazio pensato per i bambini e le bambine che hanno vissuto esperienze di maltrattamento e violenza all’interno delle mura domestiche. “KIKI” offre percorsi di sostegno psicosociale volti al miglioramento dello stato psico-fisico e relazionale dei bambini spettatori delle diverse forme di violenza sulla loro madre e che, per questo, vivono in una condizione di disagio e insicurezza emotiva che mette fortemente a rischio la loro condizione di benessere e di crescita.

KIKI è anche uno spazio dedicato agli orfani di femminicidio che rappresenta l’ultima e la più grave condizione in cui si trovano bambini e bambine, già vittime di violenza assistita. Perdere la propria madre per mano di colui che quel genitore avrebbe dovuto amare, è un’esperienza devastante che genera un senso di profonda insicurezza e sfiducia nel mondo adulto e nella possibilità futura di costruire relazioni affettive positive. L’obiettivo del lavoro con bambini e orfani è quello di accogliere i loro bisogni, offrire loro esperienze di cura e di supporto alla riparazione del trauma, in un contesto relazionale adeguato e positivo. “KIKI” è uno spazio che nasce dall’esperienza professionale all’interno dei centri antiviolenza e dalla imprescindibile convinzione che il tema dei bambini che vivono la violenza in famiglia e degli orfani non può essere slegato dal tema della violenza maschile contro le donne.

ROTTA SOLIDARIETÀ

Un progetto femminista e contro tutti i soprusi verso le persone più sfruttate e più sottoposte a violenze

Veronica Botticelli, Sono qui, cage, 2022, tecnica mista su carta, cm 120×80. Foto di Andrea Veneri
(Una delle opere donate per l’iniziativa)

Abbiamo cercato un’associazione che desse un taglio politico e femminista al lavoro svolto nel territorio, perché come già detto, pensiamo che in questo senso l’esigenza sia forte.

Nel momento in cui comprendiamo il patriarcato come uno dei pilastri del sistema capitalistico e di conseguenza definiamo la violenza sulle donne come sistemica, possiamo anche comprendere quanto riduttivo e in qualche modo sterile possa risultare “offrire il servizio” da parte dei call center e degli sportelli comunali. I servizi a disposizione latitano sempre di più, vengono impoveriti di risorse, ancora questo problema viene trattato come una cosa a parte – la questione femminile – ma inevitabile come la bronchite d’inverno. Questi servizi non possono risolvere la violenza sulle donne finché la questione non viene affrontata come un problema della società e non lo possono fare in quanto essi stessi ne fanno parte integrante e perpetuano e ripropongono gli stessi meccanismi che hanno messo le donne in quella situazione.

Offrire il servizio” quindi non basta. Perché non si tratta di “servizio” da offrire secondo parametri burocratici e patriarcali, ma di necessaria e inderogabile rivoluzione culturale del mondo e le donne non sono “utenza”, ma soggetti politici il cui corpo è luogo di conflitto sociale e culturale, di sfruttamento e – a seconda della latitudine – di “estrattivismo”.

Abbiamo identificato la cooperativa Iside come soggetto politico recipiente della solidarietà del progetto di quest’anno, per il suo approccio “olistico” alla questione della violenza sulle donne. Perché se si affronta questa questione seriamente non si può non tener conto della violenza istituzionale, di quella salariale e lavorativa, quella sanitaria.

Rotta Solidarietà 2022 cercherà, fra l’altro, di porre la donna come soggetto a 360° al centro della narrazione politica. In questa maniera si apriranno una serie ampissima di riferimenti e tematiche da sviluppare. Parliamo di società, di storia, di politica, perché le donne lavorano da sempre, in casa non salariate e fuori casa spesso salariate inferiormente a parità di competenze e mansioni. Le donne crescono la futura classe lavoratrice e la futura classe dirigente. Le donne combattono in Afghanistan come nel Rojava, hanno combattuto nella Resistenza italiana ed europea.

Ci rendiamo conto che porre un tema di così ampia portata al centro della seconda edizione di Rotta Solidarietà, quella del 2022, non ci consentirà probabilmente di sviluppare i suoi molti aspetti in maniera adeguata; al contempo lo consideriamo un’emergenza da affrontare nel modo migliore, urgente e collettivo.

Siamo convinti che rappresenterà una spinta forte, incisiva e condivisa nel perseguire gli obiettivi generali sempre più centrali nell’azione di ANPI: combattere le ingiustizie di ieri e oggi, “fare memoria” contestualizzata anche alla realtà attuale, trattare le tematiche con una visione internazionalistica e costruire reti di cittadinanza attiva nel territorio.

IL PROGRAMMA ARTISTICO – CULTURALE

Si tratta di un programma ad alto contenuto comunicazionale dove il linguaggio artistico, culturale e spettacolare rappresenta la cifra visibile e potente del progetto con l’intenzione di trasmette i contenuti, che verranno discussi e dibattuti, anche in modo intuitivo ad un livello intellettuale e al contempo fortemente emotivo.

Gli artisti, i fotografi, gli attori, i musicisti che sapremo coinvolgere saranno, come fino agli anni ’70 accadeva e come oggi si ricomincia a vedere, avanguardie intellettuali e ricopriranno un ruolo creativo ed etico. Con la forza e la consapevolezza di avere un ruolo e una responsabilità sociale. L’evento centrale è una Mostra d’arte che si terrà al Sale Docks – Magazzini del Sale alle Zattere a Venezia, con inaugurazione il 1° luglio e chiusura il 10 di Agosto.

Il vuoto

A cura di Alessandro Valeri, Annalisa Ferraro, Michela Barausse da un’idea di Alessandro Valeri

SALE DOCKS Magazzini del Sale, Venezia

1 luglio/10 Agosto 2022

Il vuoto, come aspettativa o indifferenza.

Questo progetto mette in collisione i due aspetti, utilizzando la “cosa arte” come un perno.
Il cambiamento del punto di vista è l’inedito nella curatela della mostra “IL VUOTO”.
Nel nostro paese, nel 2020 sono state 116 le donne vittime di femminicidio. Ciò che resta è solo disastro. Il punto di vista è quello di chi resta, orfano o leso nello spirito e nella sfera degli affetti più prossimi.

L’altro cambiamento è il punto di vista dello spazio: i magazzini, che un tempo contenevano sale, per millenni risorsa preziosissima, sono trasformati nella loro lettura dall’istallazione aerea che dialoga con l’ambiente.

Il ricavato delle opere esposte nei magazzini del Sale DOCKS dal 1° luglio al 10 agosto sarà donato alla Cooperativa Iside, che della violenza sulle donne si occupa da tempo, un gesto che simbolicamente vuole riempire il vuoto lasciato dalle vittime con il bello dell’arte.

Alessandro Valeri

Aessandro Valeri, S.T., 2015, acrilico e stampa, sul retro di tela tedesca, cm 110×110
(Opera donata a sostegno dell’iniziativa)

Nel mese di luglio, a Venezia, inaugurerà la mostra Il vuoto, un progetto culturale nato dal desiderio e dal bisogno della società civile di accendere i riflettori sulla violenza a danno delle donne e sul vuoto che questo fenomeno è in grado di generare, ma anche dalla volontà di organizzare azioni costruttive e concrete a supporto delle vittime e degli operatori impegnati su questo fronte.

Quante forme può assumere il vuoto? È una domanda a cui forse neanche chi ci è precipitato sa trovare risposta: vuoto psicologico, fisico, emotivo, sociale, istituzionale, politico, sono solo alcuni degli aspetti che possono essere individuati. Intento del progetto è offrire un’alternativa per ognuna delle molteplici accezioni negative, ricordando a ogni vittima e a ogni visitatore che il vuoto è anche, sempre, un luogo da riempire, uno spazio libero in cui ricostruire, un’opportunità per riscrivere, uno stato di attesa davanti a un numero infinito di scelte.

I Magazzini del Sale ospiteranno l’esposizione e accoglieranno le opere di artisti impegnati a dare forma e sostanza a questo punto zero, a renderlo un luogo reale, sicuro e vivibile. La mostra è divisa in due sezioni: la prima, che funge da introduzione, composta da opere d’arte date in prestito per soli fini espositivi, selezionate per affrontare con fermezza e sensibilità le tematiche protagoniste del progetto; la seconda, che costituisce il corpo principale, composta invece da opere donate per contribuire alla raccolta fondi destinata a sostenere le attività della sede veneziana della Cooperativa Iside, impegnata da anni nel supporto delle donne vittime di violenza, e dei loro bambini, e nel loro reinserimento in società.

Annalisa Ferraro

Gli artisti in mostra:

Jannis Kounellis, Carla Accardi, Antoni Muntadas-Galleria Michela Rizzo, Alessandro Valeri, J&PEG, Veronica Botticelli, Antonio Durante, Evita Andujar, Gianfranco Basso, Eleonora Valeri, Francesco Patriarca, Filippo Tommasoli, Eliseo Sonnino Di Laudadio, Fabrizio Cirfiera, Roberta Mandoliti, Stefano Grespi, Ottavio Celestino, Anna Aldighieri, Giovanni Allegri, Paola Volpato, Carlo Martini, Barbara DeVivi

L’iniziativa centrale sarà la grande Mostra che durerà tutto il mese di luglio in concomitanza con la Biennale di Arti Visive 2022. In una location straordinariamente affascinante, Sale Docks, che si inserisce nel complesso degli antichi Magazzini del sale della Serenissima, ubicata in una posizione strategica: la bellissima Fondamenta delle Zattere che, esposta a sud e di fronte all’Isola della Giudecca, che nella bella stagione si riempie di appassionati di arte, addetti ai lavori, giovani, artisti, studenti e professori delle vicine Università, di semplici famiglie di veneziani e turisti che si spingono un pochino fuori dai percorsi oramai intollerabili per la calca che li caratterizza. Proprio in quell’area del Sestiere di Dorsoduro, tutto a pochi minuti a piedi, ci sono le Gallerie dell’Accademia, l’Accademia di Belle Arti, V-A-C Foundation |Museo d’Arte, Pinault Collection – Punta della Dogana, Peggy Guggenheim Collection, il Liceo Artistico, CFZ – Ca’ Foscari Zattere / Cultural Flow Zone, la Fondazione Vedova, sedi di Mostre importanti come Palazzo Contarini Polignac e la Chiesa anglicana di Saint George, e, appena passato il Ponte dell’Accademia, l’Istituto Veneto di lettere, scienze e arti, Palazzo Franchetti (IED – Istituto Europeo del Design), la Fondazione Ugo e Olga Levi, il Conservatorio di Musica Benedetto Marcello, solo per citare le sedi principali e poi gallerie d’arte, baccari (osterie) storici, ecc

RACCOLTA FONDI

Evita Andujar, Stolen selfie, 2019, acrilico su tela, cm 90×80 (Opera donata a sostegno di Rotta Solidarietà)

Oltre al movimento spontaneo e come per lo scorso anno “dal basso”, grazie al sostegno della Gliubich Casa d’Aste, a operatori e a altre gallerie prestigiose sparse su tutto il territorio nazionale, le opere donate dagli artisti direttamente alla Cooperativa Iside serviranno per la raccolta fondi. Stiamo valutando eventuali battute all’asta durante il periodo di esposizione in mostra. L’evento sarà organizzato in modo da essere attrattivo sia per vecchi e nuovi collezionisti che per semplici appassionati, ma soprattutto il chiaro intento solidaristico avvicinerà anche persone partecipi della causa.

CATALOGO

A supporto dell’iniziativa sarà prodotto un catalogo che racconterà sviluppo e finalità del progetto, illustrando le opere in mostra e le opere donate dagli artisti a sostegno della raccolta fondi. La pubblicazione favorirà la promozione dell’evento e la relativa vendita dei lavori ad opera della Gliubich Casa d’Aste. In questo caso si deve tenere conto dell’attività editoriale di ANPI “Sette Martitri” e del Giornale Resistenza e Futuro.

INCONTRI, PERFORMANCE ARTISTICHE E CULTURALI FUORI CARTELLONE

Per animare lo spazio e sensibilizzare i visitatori sulle tematiche sociali individuate durante il periodo espositivo ci saranno performance di artisti, reading ad opera di attori del mondo del cinema e del teatro, incontri e dibattiti sui temi dell’iniziativa, presentazioni di libri, ecc.

I PRIMI FIRMATARI DI ROTTA SOLIDARIETÀ 2022

ANPI “SETTE MARTIRI” DI VENEZIA www.anpive.org

IL PITIGLIANI www.pitigliani.it

S.a.L.E. DOCKS www.saledocks.org/tag/magazzini-del-sale

COOPERATIVA ISIDE www.isidecoop.com*

*Cooperativa Iside è una onlus che nel territorio veneziano gestisce il centro antiviolenza Estia (Mestre, Venezia e Riviera del Brenta) e il centro antiviolenza Sonia (Noale), spazi dedicati alla costruzione di percorsi individualizzati di uscita dalla violenza per le donne, anche con i/le loro figli/e, fornendo sostegno psicologico, consulenze legali, accompagnamento lavorativo, gruppi di auto-mutuo aiuto, con l’obiettivo di sostenere l’autonomia emotiva, sociale ed economica della donna.

La cooperativa ISIDE gestisce anche G.R.U.** un centro per uomini che agiscono la violenza contro le donne. Le due equipe sono separate e lavorano indipendentemente.

La cooperativa Iside fa parte della rete D.i.Re donne in rete contro la violenza*** e partecipa all’osservatorio che quest’ultima ha lanciato sul territorio nazionale il 25 novembre u.s., frutto di un lavoro di ricerca elaborato da avvocate esperte sul tema della violenza contro le donne.

Il loro ultimo Progetto KIKI, sul quale vuole intervenire in maniera più sostanziale Rotta solidarietà, riguarda i bambini vittime di violenza e gli orfani di femminicidio, tematica relativamente nuova, ma che soprattutto sembra poco considerate a livello sociale.

***D.i.Re – Donne In Rete contro la violenza. A livello nazionale, ne fanno parte 84 associazioni e 105 centri antiviolenza e tra i suoi interlocutori ci sono la Garante per i Diritti dell’Infanzia, la Ministra alle Pari Opportunità, la Presidente della Commissione Femminicidi del Senato, il Ministero degli Interni.

**Gruppo Responsabilità Uomini


Rotta Solidarietà 2022

Kiki: spazio per bambini e orfani vittime di violenza

Iniziativa di ANPI Venezia “Sette Martiri” per Iside – antiviolenza cooperativa sociale

Una parte importante delle opere proviene dal corso di Studio per arte fotografica svolto al Centro Ebraico italiano G. e V. Pitigliani e curato da Alessandro Valeri

Mostra “Il vuoto”

A cura di Alessandro Valeri | Annalisa Ferraro | Michela Barausse da un’idea di Alessandro Valeri

Sale Docks – Magazzini del Sale, Zattere – Venezia

1° luglio/10 Agosto 2022

CONTATTI

ANPI 7 Martiri – Venezia, Davide Federici, Roberta Purisiol

anpi7martiri@libero.it

info@davidefederici.it 

roberta.purisiol@gmail.com 


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