Assemblea annuale della Sezione “Sette Martiri” – Relazione del Presidente Gianluigi Placella

Domenica 29 novembre 2020 si è svolta l’assemblea annuale dei tesserati/e della nostra sezione ANPI “Sette Martiri”. Di seguito la relazione del Presidente Gianluigi Placella in apertura dell’assemblea, quest’anno a causa dell’emergenza Covid 19 in modalità on-line.

Buongiorno e grazie di essere presenti seppure da lontano.
Non posso aprire il mio intervento senza ricordare Giordano Gamacchio, il Partigiano “Bianco” che da poco ci ha lasciati. Lo abbiamo salutato sabato 14 in una cerimonia molto partecipata e sentita.
Di lui trovate un ricordo nel bel video realizzato con passione e professionalità da Antonio Beninati.
Ricordo anche la scomparsa di Marisa Zafalon figlia di Partigiano, di Giuliana Grando la presidente dell’associazione Italia-Cuba e di Giorgio Maroder nostro storico iscritto.

Saluto e ringrazio della sua partecipazione, Marco Borghi, nostro principale riferimento nelle istituzioni cittadine, augurandogli il meglio per il suo lavoro di presidente nella municipalità, cosi come agli altri nostri iscritti: Renata Mannise, Michele De Col, Giorgio Isotti, Franco Schenkel; voglio assicurare loro che l’Anpi, come prescrive il suo statuto, sarà sempre presente nel vigilare, nel sostenere e condividere ogni iniziativa che riguardi l’argine al fascismo contemporaneo, lavorando per l’applicazione della Costituzione italiana anche nella nostra città dove, negli ultimi cinque anni abbiamo assistito a brusche riduzioni degli spazi di democrazia, con forti e crescenti discriminazioni, (tra categorie economiche, tra singoli cittadini); abbiamo visto crescere le disuguaglianze e il progressivo stravolgimento del tessuto urbano, con l’aggressione e l’alienazione del territorio nel suo significato materiale e civile. 
Indirizzi e azioni che divergono significativamente dalle indicazioni di molti articoli della Carta costituzionale.

Ringrazio il Presidente provinciale e coordinatore regionale Diego Collovini, impossibilitato a partecipare per la concomitante commemorazione dei Martiri di Blessaglia per i suoi saluti e auguri di buon lavoro, la Presidente della Sezione Erminio Ferretto di Mestre, Maria Cristina Paoletti e la Presidente della Sezione di Cavallino-Treporti, Margherita Brondino; un saluto e un augurio alla neoeletta Presidente dell’IVESER Giulia Albanese cui rinnovo le nostre congratulazioni con la certezza che saprà continuare, in quel ruolo, il lavoro del suo predecessore il Prof. Mario Isnenghi.

Saluto Lia Finzi, sempre presente e nostro punto di riferimento; e i nostri Partigiani Falce, Poci e Stocchetto che pur assenti, anche oggi ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Un saluto anche alle Partigiane e antifasciste del Veneto che ieri si sono ritrovate nell’assemblea di rEsistenze.
Ringrazio tutti i componenti del direttivo che, in vari modi, si sono impegnati nell’attività della Sezione.

Questa assemblea è stata obbligata a questa modalità dalla pandemia Covid-19 che ha ostacolato e impedito molte attività; ciononostante abbiamo tenuto viva la nostra voce e i nostri rapporti con gli iscritti.

Oggi ci ritroviamo in un momento in cui, anche a livello nazionale, ci sono stati cambiamenti con la perdita della Presidente Carla Nespolo e l’elezione del nuovo presidente, Gianfranco Pagliarulo che dovrà condurre l’Anpi al congresso nazionale di fine quinquennio a novembre 2021. Sulla pagina nazionale dell’Anpi trovate il suo profilo e le sue linee programmatiche che comunque provvederemo a inviarvi per posta elettronica.

In quel documento è manifesto l’impegno a collegare le azioni riguardanti memoria, antifascismo e Costituzione alle realtà sociali. Vi si legge “un appello per dar vita a una grande alleanza democratica e antifascista per la persona, il lavoro e la socialità, mettendo a valore ogni energia disponibile dell’associazionismo sociale e civile, del volontariato, del Terzo settore, del movimento sindacale, del mondo della cultura, delle arti e della scienza, col sostegno delle istituzioni e dei partiti democratici”.

Come da sempre per noi, i temi fondamentali richiamati sono: salute, lavoro, scuola, tutela dell’ambiente, uguaglianza e rispetto di ogni diversità; in particolare voglio ricordare quello per le donne, cui il 25 scorso è stato dedicato per riflettere sulla violenza cui sono quotidianamente esposte: violenze per sopruso, per tradizione, per acquiescenza e, soprattutto, diseducazione.
E’ anche per questo che l’educazione alla Costituzione continuerà ad essere un nostro impegno in sintonia con quelle linee programmatiche su cui abbiamo creduto opportuno muoverci in questi anni della mia presidenza.

Con ancora più legittimazione, perciò, continueremo a impegnarci su quei temi anche sul nostro territorio, dove gli auspici di un recupero delle forze politiche democratiche sono stati delusi dai risultati elettorali. Elezioni che, ancora una volta, hanno dimostrato che la destra si ritrova intorno al privilegio dei singoli, cioè alla spartizione fra pochi dei profitti, mentre si sono scoperte senza consenso le formazioni idealmente progressiste, che, nel passare del tempo, si sono distanziate sempre più dall’idea che permea la Costituzione italiana; un corpus di norme che promuove una società tendente alla redistribuzione e al supporto dei più deboli, con un’idea di economia al servizio della società.

Lo scolorimento di questa identità si è spesso accompagnato a dichiarazioni di antifascismo senza conseguenti azioni volte a rendere operative le norme racchiuse nella Costituzione; norme agli antipodi di quella cultura del privilegio e dell’individualismo suprematista, caratteristica del fascismo.
Mai come in questo momento, chi vuole realmente opporsi ai piani della destra fascista deve proporsi, come riferimento, lo spirito della nostra Carta e la sua integrale applicazione.

L’appello del Presidente Pagliarulo è, quindi, una traccia per declinare, anche localmente, le indicazioni e le proposte riferite al contesto nazionale. Per questo, pur nelle specificità dei due territori, l’appartenenza allo stesso comune richiede integrazione e interazione delle energie con la Sezione di Mestre. Con essa stiamo concordando un’iniziativa congiunta per un incontro con i nostri iscritti che si sono impegnati nelle elezioni amministrative, per analizzare un risultato elettorale che ha consegnato alla città una maggioranza sempre più spostata a destra con la forte presenza di partiti razzisti e fascisti, panorama che rende sempre più evidente la necessità di realizzare un osservatorio antifascista cittadino. E’ compito di chi, come l’Anpi, si orienta secondo la nostra Carta costituzionale, cercare di comprendere, in tempo, dove ci porterà questa riconferma dell’amministrazione uscente e, in questa prospettiva, è necessario che le forze antifasciste si sentano unite dalla stessa visione di società. Un esempio, di quello che ci troveremo ad affrontare è rappresentato dalla mozione presentata in consiglio comunale di Venezia il 26 u.s. in cui viene proposta l’intitolazione di una nuova toponomastica per l’eroe, cosi viene definito, Stefano Petris, tenente alle dipendenze della Guardia Nazionale Repubblicana. Un ennesimo segnale di riabilitazione del regime fascista: infatti può avviare una simile iniziativa e usare il termine “eroe” solo chi, nel voler rendere onore a un milite della Repubblica di Salò che ha combattuto contro la Resistenza, nei misfatti di quel regime si riconosce e si fa vanto nel dichiararlo.

Altrettanto vigili dovremo essere sul rispetto del ruolo dei rappresentanti eletti quando, nelle nuove modalità di “etichetta” istituzionale che stanno diventando consuetudine, quel rispetto viene meno; in particolare nei confronti di esponenti dell’opposizione; specialmente, se donne.

Riprenderemo i contatti con le altre forze di rappresentanza del lavoro e dell’associazionismo e dei movimenti civici, soprattutto dove maggiore è presente l’entusiasmo dei più giovani. In questa direzione vediamo anche fondamentale l’impegno per restituire alle università veneziane, una volta identità e cuore della vita della città, quella forza trainante che è stata progressivamente estromessa dal nostro vissuto cittadino per sostituirne la presenza così pregnante, con la monocultura imperante del bazar e del consumo futile; un investimento sulla superficialità che dà i suoi frutti al momento del voto. Ripopolare il centro storico e ridurre la pressione turistica sulla città insulare e sul territorio vuol dire anche praticare alternative concrete alla sola economia turistica, richiamando l’importanza del ruolo dell’Università come motore di un ricambio generazionale.

Le istanze delle nuove generazioni potranno essere per noi di orientamento per cercare di dimostrare che, quelle aspettative, si può confortarle e supportarle e realizzarle seguendo i principi in cui maggiormente noi crediamo e di cui siamo sostenitori da iscritti all’Anpi; facendoci un dovere di ascoltare tutti quei giovani che ancora cercano, con qualche speranza, la possibilità di contare su una società che non insegua e supporti solo chi produce, ma anche i tanti che, da emarginati, nella precarietà, stanno diventando loro stessi un prodotto da usare. E che una volta condannati a questa funzione, in cabina elettorale restituiranno, in automatico, quanto su di loro investito.

Anche considerando ciò, stiamo avviando un’operazione di ricomposizione del direttivo, come vedremo in un successivo punto dell’ODG, prima di tutto incrementando l’inclusione degli iscritti sempre più giovani. Scelta che guarda al futuro, ma che serve anche a prevenire le argomentazioni delegittimatrici di chi nega il buon diritto della nostra associazione di parlare a nome dei combattenti che a questa funzione ci hanno accompagnato e anche delegato.

Vengo ora alle attività svolte dalla nostra Sezione nell’anno in corso:

  • Il 2 febbraio abbiamo organizzato all’Ateneo Veneto il concerto di Miriam Meghnagi per il giorno della Memoria. Per la stessa ricorrenza del prossimo anno abbiamo programmato, il 28 gennaio nella sede di Emergency alla Giudecca, la presentazione di un racconto a fumetti ambientato nella Roma delle leggi razziali del 1938. In più, supporteremo la presentazione, all’Ateneo Veneto, di una video-intervista a Partigiani e testimoni realizzata dagli studenti del Liceo Marco Polo sotto la guida di Antonio Beninati nel ruolo di tutor esterno.

  • In due date di marzo, via web, abbiamo incontrato gli studenti del Liceo Guggenheim di Mestre per il percorso di approfondimento della Costituzione italiana.

  • All’ambulatorio Emergency di Marghera, durante il periodo più critico della prima ondata della pandemia, abbiamo donato parte delle quote di iscrizione per un ammontare di 5000 euro.

  • Il 2 giugno, in seguito all’ordinanza prefettizia che vietava all’Anpi la partecipazione in Piazza San Marco, abbiamo cercato di ottenere spiegazioni attraverso parlamentari di riferimento per un provvedimento che ingiustamente ci escludeva, pur in assenza di una tale indicazione del Ministero dell’Interno competente. Ad oggi non abbiamo ancora avuto soddisfazione dai referenti in parlamento.

  • Il 15 settembre abbiamo organizzato un gazebo per illustrare le ragioni di contrarietà delineate dall’Anpi nazionale riguardo al taglio dei parlamentari. Su questo tema c’è stato, comprensibilmente, qualche dissenso, per la verità limitato a pochissimi casi ed espresso apprezzabilmente in maniera molto franca.

  • Il 26 settembre abbiamo organizzato un gazebo per completare il tesseramento 2020, riscontrando una buona partecipazione.

  • Il 2 ottobre Antonio Beninati ha registrato in un video l’intervista fatta da Gad Lerner al Partigiano Carabiniere di Murano Aldo Costantini che sta andando in stampa grazie al lavoro di impostazione di Salvatore Marchese con la consulenza grafica di Stefano Ghesini che ringrazio per l’amicizia.

  • L’8 novembre abbiamo sottoscritto il documento “Il linguaggio delle istituzioni” a sostegno della cittadina consigliera Monica Sambo apostrofata irrispettosamente proprio dal suo Primo Cittadino.

Quanto alla vita associativa, contando su una sempre maggiore familiarità con le modalità di riunione a distanza, proveremo a riprendere le conferenze intitolate “I Martedì dell’Anpi” di cui le prime quattro si sono tenute, in presenza, fra novembre e febbraio, sui temi della deliberazione del parlamento europeo che equipara nazifascismo e comunismo, sul lavoro come fondamento della Costituzione, sui migranti e l’uguaglianza, sulla famiglia Trentin. Abbiamo dovuto rinviare la quinta, sulle donne e l’Anpi.
Potrebbe essere importante e significativo ripartire proprio da questo tema.

Un’altra importante comunicazione che vi devo riguarda l’assemblea di fine mandato che si terrà verso la fine di aprile del 2021 in cui, oltre al rinnovo delle cariche dell’associazione, ci sarà occasione per un’analisi del lavoro fatto e per definire i programmi per il quinquennio successivo.

Come ultimo punto, commento brevemente la situazione del tesseramento di cui, dopo l’esposizione del bilancio, vi darà altri particolari Serena Ragno, ma ci tengo ad anticipare che anche quest’anno abbiamo avuto un buon incremento di tesserati.

La pandemia ha però, portato difficoltà di ogni tipo anche ai nostri iscritti e, ovviamente, anche alle procedure di rinnovo dell’iscrizione e di consegna delle tessere. Peraltro, facendo di necessità virtù, abbiamo proposto una modalità on line di pagamento della quota e la consegna della tessera attraverso la spedizione per posta. Abbiamo avuto molta collaborazione e comprensione per cui, alla fine, siamo riusciti a consegnare il 90% delle tessere, il che ci consente di restare su numeri significativi per giustificare il nostro impegno antifascista.

In conclusione, rinnovo l’invito a contribuire, durante l’anno, con proposte e disponibilità per dare il massimo di opportunità, collegialità e condivisione alla nostra azione e per rispondere al meglio alle aspettative di tutti i combattenti della libertà e dell’antifascismo.

Grazie per l’attenzione.

Un saluto resistente.

Gianluigi Placella


 

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